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PAGARI' VALMASQUE ATTRAVERSO IL COLLE DELL'AGNEL

E IL COLLET OUEST DE LA CHARNASSÈRE

Dal rifugio Pagarì si scende il sentiero principale di accesso da San Giacomo fino a dove esso svolta a sinistra per l’ultima volta, per poi spostarsi verso fondovalle. Qui, a quota 2300 metri, si incontra una piccola palina (30 minuti). Si lascia così il sentiero principale e si imbocca la traccia sulla destra, ben segnalata a tacche rossa (segnavia). Dopo pochi minuti si incontra un rio (ancora a 2300 metri) ove sono tassellate alla roccia due paline, indicanti il Lago Bianco dell’Agnel a 40 minuti ed il Colle dell’Agnel via lago Bianco a 1 ora e 20 minuti, mentre la seconda palina indica il Colle dell’Agnel via diretta a 1 ora. Si segue l’indicazione per il lago Bianco, e dunque si scende su labile traccia ben indicata a tacche rosse per 15 minuti circa (fino a quota 2270), per poi risalire al lago Bianco stesso (1 ora), 2297 metri. Si seguono ancora le tacche rosse che contornano il lago, lasciandolo alla propria sinistra, ed alzandosi su uno sperone roccioso leggermente esposto. Passato il lago e lasciatolo quasi alle spalle, si continua a seguire le tacche rosse, tra pietre e massi dapprima semplici, poi su scoscesi prati, ed infine tra sassi grossi, che fanno di questo itinerario, purtroppo, una via per soli escursionisti esperti, e che non abbiano zaini troppo pesanti. Si raggiunge così il Colle dell’Agnel a 2564 metri (1 ora e 45 minuti). Vi sono ora due possibilità per raggiungere il Colletto Ovest della Charnassère.

1)      Se il clima è asciutto e la visibilità è totale, allora si può salire di qualche metro il Colle dell’Agnel sulla sua destra (guardando la Francia), ed ecco che compaiono piccole tacche rosse che vanno in Francia flettendo completamente a destra rispetto al colle, mantenendosi pochi metri di dislivello sopra di esso. La via segue cenge erbose esposte e pietraie non sempre stabili, per arrivare tra segnavia rossi ed ometti al Collet Ouest de la Charnassère, a 2722 metri (30 minuti dal Colle dell’Agnel).

2)      Se il clima è umido ma con buona possibilità, allora conviene scendere a sinistra al Colle dell’Agnel, seguendo le tacche rosse e gli ometti, fino ad arrivare in direzione della striscia di terra ed erba tra i due laghi sottostanti (uno grande e uno piccolino). Si scende dunque il ripido declivio erboso e terroso puntando a tale striscia di terra. E’ infatti su di lei che si attraversano i due laghi. Ora si seguono i frequenti ometti che salgono tra dossi erbosi ed enormi macereti di sassi faticosi a salire, fino a raggiungere il Collet Ouest de la Charnassère a 2722 metri (1 ora e 15 minuti dal Colle dell’Agnel)

Comunque si sia arrivati al Collet, è fatta. Ora non vi sono più fatiche erculee da affrontare. Si punta al piccolo lago superiore dei due che si aprono alla vista, il Lac de la Lusière, seguendo una traccia di sentiero segnalata ad ometti. Attenti, perché 10 minuti dopo il Collet, gli ometti principali flettono a sinistra, per scendere al Lac Gelè (il più grande e più basso dei due laghi in vista). Raggiunto il Lac Lusière, lo si contorna lasciandolo alla propria destra, a 2639 metri (30 minuti dal Collet). Questo è il luogo ove un ometto un poco più alto indica il bivio tra il Collet O Charnassère da cui si arriva, a destra tacche rosse salgono al Pas de la Fous, e ometti scendono l’evidente ed ampio kanyon di fronte a noi in direzione del refuge de valmasque.

 

Scendendo dunque nella gola, si seguono numerosi ometti, fino a quota 2579 metri (40 minuti dal Collet), ove la gorgia sta per terminare su balze di roccia, ed il nostro itinerario diviene finalmente comodo sentierino che flette a destra. Di qui a pochissimo si vede il refuge de Valmasque, lontano ancora 1 ora e 30 minuti di discesa, e si vede anche la diga del Lac Noir, ai piedi della quale presto si passerà. Dopo tanta faticosa pietraia, anche il piccolo sentiero che ora si percorre dà gioia e sollievo, e si raggiunge così il refuge de Valmasque (5 ore e 10 minuti, oppure 4 ore e 25 minuti seguendo l’itinerario 1).

 

 

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